Il Jazz Club di Ferrara quest’anno, oltre a festeggiare i suoi primi 15 anni all’interno del Torrione di San Giovanni, si prepara a una nuova stagione consolidata da nuovi partner, nuovi soci e soprattutto tanti nuovi progetti.
Un programma che sembra essere più newyorchese che italiano con i tanti nomi di richiamo del panorama jazzistico a livello mondiale. “Nonostante la crisi economica che certo non facilita il nostro percorso – spiega la direzione – abbiamo lavorato sodo per mettere insieme un cartellone ricco di grandi nomi del panorama e “giovani reclute”. In più ci siamo trovati a fare i conti con il dopo terremoto: è vero che sono già passati diversi mesi dal 20 maggio 2012 ma nonostante ciò gli interventi da realizzare sulla struttura sono comunque onerosi”.
Nella prima parte di Ferrara in Jazz, rilevante spazio sarà destinato alle co-produzioni con Bologna Jazz Festival e Ferrara Musica mentre la seconda tranche (gennaio – aprile), riconferma il virtuoso sodalizio con Crossroads – Jazz e altro in Emilia Romagna e una varietà di iniziative didattiche caratterizzate sia dalla collaborazione con i docenti e gli allievi del Dipartimento jazz e del conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, sia con la realizzazione di conferenze e master di perfezionamento musicale aperte al pubblico.
Riconfermate le formule “del lunedì”, serate dedicate al giovane pubblico, con la formula jam session tra i vari musicisti e ingresso a offerta libera. Il Torrione ha aperto al pubblico con una mostra fotografica “My point of view” (visitabile fino al 23 dicembre), mentre la serata clou rimane quella del sabato.
I nomi in programma sono tanti e di qualità: da Dave Douglas a Willie Jones, da Opus 5 a Jason Adasiewicz, da Tim Berne a Larry Golding.
In totale saranno una sessantina gli appuntamenti che animeranno il Torrione e di questo non posso che essere felice”.
Il calendario completo è su www.jazzclubferrara.com.
Samuele Govon