Oggi alle 19 inaugura al Museo Carlo Zauli la mostra “Home Coming” di Monica Zauli, figlia dell’artista e fondatrice del museo, di cui curò nel 2002 la ristrutturazione architettonica e l’allestimento.
Nata a Faenza, dopo essersi laureata in architettura all’Università di Firenze e aver progettato architetture e giardini in Italia, Francia e Lussemburgo, è passata negli ultimi anni al design e ad un lavoro esclusivamente artistico, nel quale spesso ha dialogato con il contesto architettonico preesistente.
Utilizzando da sempre il disegno come mezzo espressivo personale, applicandolo all’architettura ed al design, lo ha scelto come punto di partenza per la propria ricerca artistica, che ha poi approfondito nell’incisione – grazie ad un percorso di studi all’Istituto Arti Orafe di Firenze – nella pittura, e, molto recentemente nella ceramica, ricongiungendosi in questo modo al proprio universo culturale di partenza, reinterpretato in modo assolutamente intimo e personale.
A quest’ultima fase della propria ricerca, al lavoro sulle vecchie argille del padre, sul confronto con la propria identità e le proprie radici è dedicata questa serie di installazioni presentate al Museo Carlo Zauli, e che costituiscono l’affermazione di una vera e propria rinascita.
Il percorso espositivo delle opere, che includono la scultura in ceramica, l’incisione su metallo e la fotografia, si snoderà in un allestimento tra alcuni ambienti dello studio laboratorio, in un continuo dialogo con il lavoro e le opere del padre, elemento ispiratore sospeso tra identità e memoria.
L’installazione sarà integrata dalla proiezione di due opere video di Philippe Talard, prestigioso danzatore, coreografo e regista francese, che innescheranno un ulteriore livello dialogico con l’opera di Monica e con lo spazio.
Nato in Francia, Philippe Talard si forma in danza, musica e teatro al Centre International Rosella Hightower a Cannes. In questo periodo ha l’occasione di lavorare con i più grandi nomi del balletto mondiale come Rudolf Noureev, Carla Fracci, Mikhail Barychnikov. Nel 1974 e’ richiesto da Maurice Bejart per il Ballet du XX siècle a Bruxelles.
Diventa primo ballerino della Compagnia Nazionale del Portogallo e, successivamente, e’ nella compagnia di Balletto di Rio de Jaineiro e San Paolo. Ritorna in Europa al Balletto Reale delle Fiandre ed in Germania lavora con Susanna Linke, Rheinhild Hoffman,Pina Bausch e con la Compagnia Tanz Forum Koeln di Jochen Hulrich con opere create appositamente per lui. Nel1988 e’ direttore del Teatro di Ulm poi, nel1991 del Teatro nazionale di Mannheim. Nel 2000 crea il Festival Internazionale “Danse du Monde”. Sino ad oggi porta le sue creazioni in tutto il mondo e, contemporaneamente, decide di portare il teatro in luoghi non convenzionali. I suoi progetti coinvolgono le carceri di Lussemburgo, Marsiglia, Rebibbia, Berlino, Ostrava, Firenze, dove i detenuti si esprimono con artisti professionisti.
26 ottobre – 16 novembre, Faenza, Museo Carlo Zauli, via della croce 6, 0546 22123, apertura dal martedi al sabato ore 10 – 13