«Il corpo danzante non ci offre che se stesso, ma tanto basta, ed è un mondo intero, infinitamente vasto, ricco e complesso»: questa sintesi fenomenologica, vecchia di quasi cento anni, del critico musicale russo Boris de Schloezer può ben servire ad introdurre la XV edizione di Ammutinamenti – festival di danza urbana e d’autore, in scena a Ravenna dal 14 al 22 settembre prossimi.
Il Festival è curato da Cantieri, associazione culturale nata quasi vent’anni fa per volontà delle coreografe Selina Bassini e Monica Francia, artiste da sempre impegnate nella valorizzazione e nella diffusione della danza contemporanea e di ricerca (anche attraverso l’ideazione delle reti Anticorpi ed Anticorpi XL). Sono tre le sezioni che compongono il Festival: Darsena Dance Raids, Vetrina della giovane danza d’autore e Video Dance / Moving Virtual Bodies.
Alcune segnalazioni, da un calendario denso di interessanti proposte performative. CollettivO CineticO, ensemble di stanza a Ferrara guidato da Francesca Pennini, presenta due lavori: Cinetico4.4, dispositivo ludico finalizzato alla creazione di una performance ogni volta diversa (e imprevedibile) e Plek, frammento del progetto decennale sulle eterotopie C/o. Manfredi Perego propone Grafiche del silenzio, ispirato alla tecnica grafica giapponese sho-dò, «nel quale non è possibile correggere il segno, ma solamente lasciarlo vivere sulla carta». Mara Cassiani è in scena con Uno su uno,1 corpo per 1mq, che così riassume: «Il metro quadro è ormai misura delle nostre vite. Il corpo si adatta sempre più a spazi ristretti o alla totale mancanza di essi. Di qui il metro quadro come misura massima per l’esistenza della coreografia». gruppo nanou presenta due spettacoli: On Air.Progetto Dancing Hall, «partitura coreografica che si costruisce a partire dai balli da sala scomposti in segni, che nella ri-composizione coreografica totale danno vita ad un nuovo universo» e Dance, dance, dance, «tentativo di espandere la dimensione paesaggistica fino ad abbracciare lo spettatore in un vero e proprio salon de tango».
Le multiformi proposte di Ammutinamenti fanno tornare alla mente un antico detto africano: Chi è sazio sta fermo, chi ha fame non si ferma mai. Ammutinamenti non si ferma. Per nostra fortuna. (michele pascarella)