sono un uomo di 34 anni affetto da un’eiaculazione precoce che mi sta rovinando la vita. Dopo anni di calvario e di relazioni finite per questo motivo ho preso coraggio e sono stato visitato da un medico, che ha escluso disturbi organici e mi ha dato il numero di una psicologa. Ma se io arrossisco anche solo adesso che le sto scrivendo una lettera, non potrei mai rivolgermi a una psicologa e raccontarle il mio problema. Mi vergogno troppo. Attualmente sono fidanzato e lei è molto comprensiva ma dopo vari insuccessi durante il rapporto sessuale, ho una gran paura di perderla. Sono in ansia ogni qualvolta provo ad avere un rapporto e questo non fa che accentuare le mie paure e quindi anche l’eiaculazione! E ora stanno arrivando anche problemi di erezione. Devo proprio fare una psicoterapia? Non ci sono farmaci che la sostituiscono? Può darmi un consiglio?
M., Bologna
Caro M.,
quello dell’eiaculazione precoce è un problema molto diffuso. Alcuni studi riportano che ne soffra oltre il 20% degli uomini italiani, e che almeno uno su cinque ne abbia sofferto almeno una volta nella vita.
Si tratta di una disfunzione della fase dell’orgasmo, che compromette spesso qualità della sessualità, autostima e, nel tempo capacità erettiva.
La cause sono molteplici, poliedriche, ma soltanto grazie ad una terapia psicologica, affiancata dal supporto medico (che nel suo caso ha già escluso disturbi organici) si può risalire a ciò che può aver determinato la problematica, per poi trovare una soluzione. Il farmaco costituisce sicuramente un valido aiuto in alcuni casi ma la terapia psico-sessuologica lavora sulle cause, su un eventuale apprendimento sessuale maladattivo, sulle difficoltà relazionali e sui tutti gli altri fattori che potrebbero essere correlati al riflesso eiaculatorio. Perciò non esiste un farmaco che possa sostituire un lavoro psicologico e viceversa.
Comprendo la vergogna nell’esporre ad un’altra persona un fatto così intimo, ma provi a vedere lo Psicologo al pari del suo medico. Si tratta infatti, di un professionista vincolato dal segreto professionale. Lei ha parlato di una Psicologa… il consiglio più banale che posso darle è di cercarne uno di sesso maschile, col quale forse potrà abbattere più facilmente la barriera dell’imbarazzo. La sua difficoltà ha iniziato a generarle sempre più ansia quando sta per iniziare un approccio sessuale con la sua compagna, ma pensi che grazie ad una corretta terapia psicologica la qualità della sua vita – e di conseguenza della sua relazione – potrebbe notevolmente migliorare.