Howe Gelb in solo è il concerto da non perdere di questa sera. Suona al Botanique, a Bologna, alle 21 ed è gratis. Padrino di tutto il movimento alternative-country, personaggio surreale, capace di grandissime canzoni quanto di esperimenti sul limitare del rumore, Gelb sa rendere un evento unico ogni sua apparizione.
Dire che Howe è uno sperimentatore ed un improvvisatore eclettico è riduttivo. Ha fondato i Giant Sand dove confluirono Convertino e Burns, poi creatori a loro volta dei Calexico. Contemporaneamente aveva un secondo gruppo, la Band of Blacky Ranchette con il compianto amico fraterno Rainer Ptacek.
Non solo: con Lisa Germano, già violinista di John Mellencamp, ha formato per un unico lavoro gli OP8, con Convertino e Burns ancora i Friends of Dean Martinez.
Cercare di inquadrare il genere di musica che fa Howe Gelb è arduo se non impossibile: si passa dal rock al blues al folk al country al rock desertico per passare al gospel e al gypsy. Ma andando oltre ogni tentativo di catalogazione, che fra l’altro può interessare relativamente, di lui colpisce come non sia mai banale: ascoltando i suoi dischi si avverte che in realtà non è disordinato come vuole farci credere a prima vista.
Una foto di copertina di un suo album rappresenta bene il suo percorso: la foto ritrae Howe al volante di una macchina mentre decide di seguire i binari di una ferrovia anzichè quelli molto più agevoli ed ovvi della strada maestra.
ANTONIO GRAMENTIERI