Se c’è un compositore che ha saputo, come pochi altri miscelare “alto” e “basso”, tradizione “colta” e “pop” e “folklore”, questi è Luciano Berio.
Quest’anno ricorre il decennale della sua morte. Da poco è stato pubblicato C’è musica e musica da Feltrinelli Real Cinema in collaborazione con RAI ERI e Centro Studi Luciano Berio. I due dvd, raccolgono l’omonimo ciclo andato in onda nel 1972 insieme ad un saggio curato da Angela Ida De Benedictis con contributi di: Umberto Eco, Luciano Berio, Michele dall’Ongaro, Ulrich Mosch, Vittoria Ottolenghi e Gianfranco Mingozzi.
Nel corso delle 12 puntate, che il Festival ripropone al Planetario (ingresso libero fino ad esaurimento posti) dal 11 giugno al 12 luglio, Berio affrontò varie problematiche sul fare, pensare e scrivere musica con esempi da Monteverdi ai Beatles. Un viaggio intorno alla musica in cui il compositore coinvolse colleghi di spicco, da Pierre Boulez a György Ligeti, da Bruno Maderna a Luigi Nono e altre importanti personalità del mondo musicale. Il ciclo televisivo riconduce a un tempo in cui la musica era ricerca e avventura.
11 giugno-12 luglio, Ravenna, C’è musica & musica, (proiezione delle 12 puntante televisive), Planetario (Giardini Pubblici, Viale Santi Baldini 4), tutti i martedì e venerdì ore 18, ingresso libero, info: www.ravennafestival.org
da quanto leggo online, una buona parte degli acquirenti di questo DVD si sono ritrovati tra le mani una copia difettosa. Nel mio caso specifico gli episodi 4 e 8 non partono, 3 e 7 sono visionabili solo parzialmente. Dopo uno scambio di mail con il servizio clienti feltrinelli, è inoltre venuto fuori che chi, come me, ha sfortunatamente acquistato il DVD in una città lontana dal luogo in cui risiede, non ha altra possibilità di farselo cambiare se non presentandosi (entro 15 giorni dalla data di acquisto!) direttamente nel punto vendita in cui lo ha comprato. E’ davvero una vergogna che feltrinelli non abbia ritirato le copie fallate dal mercato o almeno previsto una sostituzione speciale.. Spero vivamente che qualche altro editore più attento alla qualità che al profitto decida presto di restituirci questa gemma della TV italiana.
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