Il disco è uscito il 29 gennaio scorso ed era uno dei martedì più freddi dell’anno. “Fantasma”, sesto album inedito dei Baustelle, è però tutt’altro che glaciale. Ha la capacità di avvolgere, in un calore tanto intimo quanto universale, l’ascoltatore che rimane letteralmente impietrito (positivamente o negativamente che sia) davanti alle casse dello stereo che lanciano frasi del tipo “piangi per colmare i buchi dell’assenza”, “fuori piove il tempo passa ma lo scopriremo poi” oppure “La vita che verrà ci risorprenderà ma saremo noi a essere più stanchi”.
Fin da subito l’ultima fatica del gruppo toscano non ha avuto vita facile. Definito a più riprese un “suicidio commerciale” (giudizio sancito secondo l’opinione pubblica dalla scelta di proporre “Nessuno” come nuovo singolo estratto), è in realtà un lavoro raffinato, attento e ricco di sfumature. Le loro canzoni permettono all’ascoltatore di (re)immergersi in fotografie o dipinti, in sensazioni e ricordi assopiti. Quelle cantate magistralmente da Francesco Bianconi sono immagini in dissolvenza, a volte nitide e a volte cariche di nebbia e mistero. “Sarebbe stato troppo facile fare di nuovo Charlie fa surf”, affermava in un intervista il frontman a cavallo dell’uscita di “Fantasma”. L’album realizzato con l’orchestra sinfonica è molto più cantautorale rispetto ai precedenti, seppur indiscutibili, lavori della band che dal 2000 a oggi sul panorama italiano forse più di tutti si è imposta per sperimentazione, innovazione, coraggio e profondità. I temi affrontati nelle loro canzoni mai banali, da “Le vacanze dell’83” a “La moda del leto”, da “La guerra è finita” a “Alfredo”, passando per “Le rane” e fino a “La morte (non esiste più)”, segnano le tappe di un percorso in continua crescita, dove gli artisti mai paghi del risultato raggiunto si spingono sempre oltre per scoprire nuove sonorità e tematiche. I Baustelle venerdì (28 giugno) saranno in piazza Castello a Ferrara e per l’occasione (unica data estiva insieme a quella che si terrà a Roma), si esibiranno con un’orchestra di 54 elementi. La scaletta, da quanto trapelato fin’ora, dovrebbe comprendere oltre alle tracce di “Fantasma” anche canzoni appartenenti ai loro lavori precedenti da “I mistici dell’occidente” fino all’album d’esordio “Sussidiario illustrato della giovinezza”. I fan della band di Montepulciano, una schiera di affezionati e nuove reclute, aspettano con ansia questa seconda tappa di Ferrara Sotto le Stelle dedicata a loro, unici artisti italiani in rassegna. Baustelle in tedesco significa “lavori in corso” e loro in una vecchia intervista dissero di essere i “lavori in corso della musica italiana”. Provate un po’ a dargli torto..
Per informazioni, prezzi, prenotazioni è possibile visitare il sito www.ferrarasottolestelle.it o 0532 241419.
SAMUELE GOVONI