Sempre scrittura è. Sempre di contenuti si parla. Eppure scrivere per il web e scrivere per la carta fa un effetto diverso. Quasi che la pagina scritta abbia un valore in più perché materiale?
La pagina stampata crea un distacco psicologico oggettuale che il web non procura. La redazione di una rivista cartacea richiede una ferrea organizzazione dettata da spazi limitati, da scadenze delle consegne molto anticipate per permettere la distribuzione, dalla divisione dei compiti ben definita, da una organizzazione e progettualità del lavoro che gioca in anticipo, per limitare al minimo gli errori. Tempi di realizzazione elefantiaci, che il web a confronto è una passeggiata.
Ma proprio l’immensa apertura del web e la sua infinità versatilità può spaventare, perché non mette delle regole predefinite. Sul web si può tutto o quasi, lo spazio è infinito e forse la parola scritta è già antiquata a favore delle immagini e del video. Sul web siamo più vicini alla cultura orale. Al passaparola tramite i social, ai commenti alle notizie, al confronto diretto e immediato con il pubblico. Un mondo ancora tutto da esplorare, nelle sue regole, nelle sue potenzialità e nella sua evoluzione. Un mondo sicuramente più democratico se non lo si assoggetta alla dittatura del numero dei click sulle notizie.
Dal 15 aprile scorso Gagarin è anche online. Siamo in fase di rodaggio. Noi della redazione, provenienti dalla carta, ogni giorno impariamo cose nuove e cerchiamo, per quanto possiamo, di tenere fede al principio della buona scrittura e dell’originalità dei contenuti che pagano sempre.
Gagarin on line vuole andare a coprire le lacune, a cui un mensile, per forza di cose, è costretto. E vuole essere una guida selezionata e critica al territorio. Per questo ha deciso di non pubblicare tutto, ma solo quello che più gli piace. E vuole essere un luogo partecipato di contenuti.
Per questo chiediamo a tutti di inviarci consigli, racconti, reportage di viaggi, fotografie, recensioni da pubblicare. Ogni mese continuerete a leggerci su carta (ricordiamo che potete anche abbonarvi a soli 12 euro l’anno), ma ogni giorno vi aspettiamo su gagarin-magazine.it.
STEFANIA MAZZOTTI