Oltre i confini: al Festival delle Culture si mangia e si ascolta etnico

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cucina afroterangaCucina, concerti, incontri, danze popolari, laboratori per bambini, dal 7 al 9 giugno alla Darsena di Ravenna e all’Almagià torna il Festival delle Culture un grande festa per eliminare i confini tra le razze.

Momento ideale per gustare o assaggiare, a prezzi modici, le cucine di altri paesi come quella tunisina, senegalese, camerunese, indiana e srilanchese , maghrebina e mediorientale.

Due i concerti serali del 7. Sul palco dell’Almagià alle 21.15 si esibirà l’Ensemble du Sud, un gruppo composto da musicisti di sette nazionalità diverse che hanno unito le proprie tradizioni musicali per creare un nuovo suono meticcio. Saliranno sul palco alle 22.30 i Radìs, con il loro folk rock in salsa romagnola.

Il festival prosegue l’8 con una fitta serie di incontri su immigrazione e integrazione a partire dalle 10,30 della mattina per concludersi alle 21.30, dopo una diretta via Skype con il Festival “Talents africains” di Dakar, con il concerto di Zohreh Joohya con il suo Afghan Ensemble, concerto unico che ripercorre gli antichi canti popolari e religiosi dell’Afghanistan eseguito con strumenti tradizionali. Segue lo spettacolo “Danze senza confini” della compagnia togolese International Afric-Racine.

Domenica 8 segnaliamo la proiezione del film “God Save the Green”, di Michele Mellara e Alessandro Rossi, un viaggio nelle periferie del Sud e del Nord del mondo per scoprire come il verde possa riconquistare lo spazio urbano.

Poi in serata all’Almagià “Dai Carpazi agli Appennini”, uno spettacolo di musiche e balli popolari romeni del gruppo artistico di Romania Mare seguito dalle cante romagnole del Gruppo Pratella Martuzzi di Ravenna diretti dal Maestro Matteo Unich.

Chiude il Festival il concerto di Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò, un cantautore di origine praghesi che ha mischiato alcuni dei migliori musicisti italiani con virtuosi di origine rom che suonavano nella metropolitana milanese, per un repertorio che va dalle sonorità balcaniche a quelle gitane con diversi pezzi autografi anche in lingua italiana.

Tutti gli incontri e gli orari su http://festivaldelleculture.wordpress.com