Recensione De La Crudel EP – Artista: Collettivo Ginsberg

0
693

collettivoIn attesa dell’album Asa Nisi Masa la cui uscita è prevista per il prossimo ottobre e per la cui realizzazione è appena partita una campagna su Musicraiser, il Collettivo Ginsberg ci intrattiene con i brani dell’Ep d’esordio dal titolo De La Crudel.

Lavoro originale e poliglotta composto da quattro brani tanto diversi tra loro da rendere l’EP un concentrato di esperienze e contaminazioni musicali che sono poi la caratteristica principale del Collettivo.

E infatti Collettivo vuol dire anche questo… apertura a nuove opportunità/esperienze  musicali e artistiche in generale, ma anche continua ricerca.

La loro musica è no-wave-voodoo blues, rock onirico, poesia, riflessione e tanto altro. Passato, presente e futuro prossimo convivono armoniosamente nella casa di questa band dalle cinque teste.

Nel primo brano, Mars’sailors, rock, psichedelia e elettronica miscelati ad arte rievocano con piacere sfumature musicali di anni lontani (The Doors su tutti), con una voce assolutamente all’altezza del compito.

Sera vanta un’interpretazione da tenebroso d’altri tempi. Riesce a far vibrare con la sua musica piena di effetti sulla base decisa del pianoforte. Il testo cela un amore guardato con sospetto e «chissà cosa pensa la gente…»

Attacco d’organo senza esitazioni per Curtel, brano ispirato da una poesia del poeta dialettale Raffaello Baldini. Il Collettivo va giù deciso col suo rock cantando questa volta in dialetto romagnolo. Si va in apnea finché non finisce.

Infine Il Presente che forse non è un brano per fedeli osservanti, ma il Collettivo Ginsberg dimostra un talento più che religioso. Iniziano subito dal pulpito con i cori coinvolgenti e poi serrando i ranghi gridano tutto quello che hanno da dire.

All’improvviso l’EP finisce e resti lì in silenzio ad aspettare che succeda qualcosa.. Chi è curioso di sentirli suonare in un live ha la possibilità di farlo il prossimo 17 maggio in quel di Cesena, trovate tutte le informazioni sul loro sito che è sempre aggiornato. (alessandra terrone)

Previous article25 Aprile al Circolo dei Malfattori
Next articleSulla strada del sostenibile
hilà, io sono Alessandro Ancarani. Trascorro quasi tutto il mio tempo libero aspettando che il resto della Redazione si decida a consegnarmi i pezzi da titolare e impaginare sulle nostre amate Orbite Culturali. Mentre attendo, conduco una vita parallela in stile «Sogni mostruosamente proibiti» a base di fotomontaggi. Reprimo una non meglio indagata passione per borsette e scarpe da donna. Adoro le moto e chi è capace di dargli del gas.